IL BLUES portale di cultura musicale - by Silvano Brambilla - The Red Wagons

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dic 7, 2014 Recensioni 0 Comments

logo2THE RED WAGONS BLUES BAND
Jumpin’ With Friends!
Autoprodotto (I)-2012-
CD alla mano e numerose testimonianze dal vivo, è sull’asse delle città come Roma e Gubbio che si rievoca, più che dalle altre parti D’Italia, l’epopea del blues/r&b anni cinquanta che emerse dalla costa Ovest degli Stati Uniti e che fece consumare i pavimenti delle sale da ballo di mezzo mondo. Da una parte il bravo chitarrista Maurizio Pugno (da Gubbio) e dall’altra il combo dei Red Wagons (da Roma) si sono condivisi più o meno gli stessi musicisti americani (tutti bianchi), che oggi rappresentano quello stile sopraccitato. Per quanto riguarda il gruppo romano, fra il 2006 e il 2009, non si è lasciato sfuggire anche l’occasione di organizzare delle sedute di registrazione con qualche collega americano di passaggio in Italia, rivedendo con loro degli standard che oggi sono ascoltabili in questo CD. L’aspetto positivo è che non c’è nessun divario tecnico/stilistico fra i musicisti che compongono i Red Wagons e i loro colleghi d’oltre oceano, l’affinità e la competenza della parte ritmica e fiatistica sono tali da rendere bene le atmosfere che ruotano intorno al cosiddetto jump blues, una miscela ben congegnata di blues dai fraseggi rotondi con sfumature jazzate, proto r&b/rock’n’roll e boogie, dove i reiterati ritmi da ballo sono preferibili a quelli più moderati. In ordine di apparizione si parte con il chitarrista Igor Prado nel trascinante strumentale di Pee Wee Crayton “Huckleboogie” e replica nel tempo medio di “Party Girl” del grande T-Bone Walker, dove eccelle più l’apporto ritmico/fiatistico dei Red Wagons. Il chitarrista Junior Watson e il tenor sassofonista Gordon Beadle fanno coppia in tre pezzi, dei quali segnaliamo lo scatenato “Big Mamou” (Smiley Lewis) e il tempo rallentato “Let’s Get High” (Roscoe Gordon), dove non sfugge la bravura al piano di Marco Meucci. Molto bello è il marcato blues/r&b “My Baby’s Quit Me” (Doc Pomus), con alla voce Sugar Ray Norcia, mentre il funambolico Mitch Woods mette in pratica tutta la sua arte di pianista e cantante nel tempo medio di “Blue Light Boogie” (Louis Jordan) e nella celeberrima “Hey Bartender”. C’è anche Lynwood Slim in due pezzi, il quale senza l’armonica e solo al canto non offre molto. Infine solo i Red Wagons si presentano con due pezzi, l’incalzante versione di “Mess Around” (di Ray Charles) e, finalmente uno slow blues ben eseguito “I Want A Little Girl” (T-Bone Walker). Un bel ripasso di un fulgido periodo per la musica neroamericana. Per contatti www.redwagons.it
Silvano Brambilla


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